Chi Siamo, e perché

Il gruppo Amo La Biblio nasce con l’intento di proteggere la Biblioteca Comunale di Mezzago e i suoi spazi: vogliamo valorizzare questo straordinario polo culturale, le sue iniziative e la sua storia.

L’Amministrazione Comunale intende trasferire i propri uffici all’interno degli spazi dedicati alla Biblioteca, relegandola così al primo piano, in uno spazio sottodimensionato, inadatto, insufficiente.

Per poter continuare a vivere la Biblioteca e sostenere un luogo la cui identità rischia di spegnersi, è necessario che ciascuno di noi, da subito, faccia sentire la propria voce. Questo è il nostro scopo: non fare un passo indietro.

Perché salvare la Biblioteca

Perché tutto questo? Leggi di più sulla nostra amata Biblio.

La Biblioteca di tutti

La biblioteca di Mezzago nasce dalla collaborazione tra architetti, bibliotecari, pubblici amministratori e cittadini. Lo scopo alla base della sua progettazione è stato quello di fornire agli utenti un servizio che fosse su misura per loro e per farlo c’è stato bisogno dell’aiuto di tutti.

Quindi è chiaro: dal suo progetto all’utilizzo, questa biblioteca è proprio la biblioteca di tutti!

Vi presentiamo la Biblio

Una volta entrati nella biblioteca di Mezzago, ci troviamo in un ampio atrio d’ingresso. Questo spazio svolge il ruolo di “piazza della cultura”, ovvero il luogo in cui le persone si incontrano e possono relazionarsi.

In questa piazza è presente il bancone con Cristina e Lorenzo, gli instancabili bibliotecari che si occupano di ricevere gli utenti, aiutare nella ricerca di un libro tra gli scaffali ed elargire consigli. Sempre per mano loro, attorno all’albero di mandarini, che si trova al centro della piazza, è esposta una selezione di libri e film che varia a seconda del tema trattato.

Ecco poi la biblioteca dei bambini “C’era una volta”, la videoteca, l’emeroteca , la Sala Civica, la Sala lettura per gli adulti, le postazioni internet e per lo studio. Salendo le scale a chiocciola troviamo l’Area espositiva che si affaccia sull’atrio, la Sala studio e l’Archivio Brasca.

Molto più di una Biblioteca

L’abbiamo sempre chiamata biblioteca eppure biblioteca non è… o meglio: non solo! Per strutture simili a quelle di Mezzago il termine più corretto sarebbe “mediateca” perché al loro interno non si trovano solo libri ma anche altri prodotti multimediali. Anzi, a ben pensarci, anche la parola mediateca ci sembra stare un po’ stretta: la nostra biblioteca ospita corsi di lingua, emeroteca, eventi culturali, mostre e installazioni artistiche, sala studio, e molto altro ancora.

Le funzioni della Biblioteca: informare, diffondere, aggregare

In occasione dell'inaugurazione della biblioteca nel 1999, l'allora bibliotecaria Giovanna Malgaroli riassumeva così le tre funzioni che il nuovo edificio avrebbe avuto: "Mezzago è un piccolo comune che si è cimentato con un grande obiettivo: creare uno spazio per la crescita culturale e civile dei suoi cittadini.”

Tre sono le funzioni principali: la funzione informativa e quella di diffusione della lettura sono intrinseche nelle attività della biblioteca. La terza funzione è quella aggregativa. “Momenti di socializzazione sono gli incontri formativi, informativi e di discussione su temi di attualità culturale, promossi dalla biblioteca e dalle associazioni locali, iniziative che saranno facilitate dalla Sala civica, luogo di riunione a disposizione della comunità locale.”

L'edifico: "percepibile" dall'interno

Vi siete mai chiesti perché l’aspetto della biblioteca di Mezzago sia spiccatamente moderno?
Grazie ad accurate soluzioni progettuali, la biblioteca risulta essere accogliente e luminosa, “percepibile” da chi vi si trova all’interno perché pochi passi dopo l’entrata esiste un punto “dal quale si ha la perfetta percezione dell'intero edificio e la netta sensazione di conoscerlo, di poterlo dominare nell'uso e di poterlo utilizzare fino all'estremo delle potenzialità” e, caratteristica più importante, essere facilmente accessibile a tutti.

"C'era una volta" ‑ La Biblioteca dei bambini

La Biblioteca dei bambini è stata progettata su misura per i piccini che la frequentano.

Inoltre, non ci si è dimenticati di quanto è più caro ai bambini, ovvero il gioco: al centro della stanza s’innalza una torre di legno al cui interno i piccoli utenti possono trovare rifugio per leggere e giocare.
Come ci si arriva? Facile: dall’atrio d’ingresso si passa attraverso una grande porta con l’insegna “La Biblioteca dei bambini C’era una volta” realizzata dall’illustratrice slovena Lilijana Praprotnik Zupancic affiancata da Laki Dobravc, che hanno anche decorato la torre di legno con gli iconici gufetti.

Ispirazioni

Per definire il progetto della biblioteca, sono state prese a modello realtà italiane e straniere affermate e consolidate: la biblioteca della città di Gütersloh, nel nord della Germania, le mediateche di Villeurbanne e Arles in Francia, le biblioteche della Val Seriana, la biblioteca di Schio e le biblioteche catalane.

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